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Argomento del mese - Occlusione e postura

OCCLUSIONE E POSTURA

Il termine occlusione indica la chiusura dei denti fra di loro ed è strettamente legato alla postura, cioe' alla pozione  del corpo nello spazio, che potrebbe essere condizionata da una crescita diversa delle ossa mandibolari e mascellari, da una forma particolare del cranio (plagiocefalia), da una deviazione della colonna sul piano frontale (scoliosi), o sul piano sagittale (lordosi o cifosi).

La postura che rientra nella normale biologia del corpo umano e' quella eretta sugli arti inferiori in appoggio su un piano orizzontale con i piedi a contatto. Gli arti superiori sono aderenti ai fianchi e diretti in basso con il palmo delle mani volto in avanti, la testa in asse, la faccia volta anteriormente, in modo che l'asse visivo corrisponda al piano orizzontale. La postura deve infatti garantire l'orizzontalità dello sguardo, l'equilibrio, e l'ottimizzazione delle funzioni motorie.

L'occlusione gioca un ruolo importantissimo nella postura, poichè le alterazioni statiche e dinamiche del contatto tra i denti delle due arcate antagoniste, superiore ed inferiore, possono determinare uno sbilanciamento della muscolatura e delle fasce del corpo.

Una cattiva chiusura dei denti è chiamata malocclusione, può essere il risultato o la causa di una cattiva postura che a livello terapeutico può essere perfezionata più facilmente dall'infazia all'adolescenza, prevenendo così quadri disfunzionali e/o patologici in eta' adulta.

La gnatologia, la parte dell'odontoiatria che studia l'occlusione quindi tutto ciò che riguarda le articolazioni temporo mandibolari, denti, masticazione e lingua, collegata all'osteopatia ricerca il miglior compromesso tra l'obbiettivo estetico e quello funzionale.

Le patologie occlusali e le disfunzioni stomatognatiche possono incidere sul sistema cranio-cervico-mandibolare determinando disequilibri posturali che esitano in un quadro sintomatologico in qualche caso di difficile interpretazione diagnostica.

Se il soggetto rientra nei limiti dell'adattabilità fisiologica individuale non ha disfunzioni ma se l'adattabilità con il tempo si esaurisce si può andare incontro a svariati disturbi, quali:

 

  • Dolori all'Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM), localizzati e spesso confusi con dolori all'orecchio
  • Vertigini ed instabilità
  • Bruxismo, cioe' digrignamento e/o serramento dei denti la notte
  • Acufeni (fischi all'orecchio), senso di ovattamento delle orecchie
  • Nevralgia del Trigemino
  • Mal di testa, di varie tipologie
  • Dolori cervicali
  • Tensioni muscolari alla mascella, al collo, alle spalle

L'osteopatia può migliorare ed a volte risolvere le più comuni patologie non solo ortodontiche quali:  deviazioni della colonna scoliosi-lordosi- cifosi, lock mandibolare, sinusite, spossatezza, parestesia facciali, spasmo dei muscoli masticatori, scatto mandibolare, ipersensibilità dentaria, disfunzioni sintomatiche del mascellare, disfunzioni cranio sacrali.

L'azione terapeutica dell'osteopatia si esplica in quanto il corpo e' valutato nella sua globalità e le manovre applicate rispondono alla fisica dei volumi chiusi quindi come in un palloncino se esercitiamo una pressione si avrà da un lato la convessità dall'altro la concavità.

In Osteopatia sono stati definiti i modelli morfologici del cranio in relazione alla forma delle ossa, delle suture e e delle modificazioni nei tre piani dello spazio. Il modello morfologico del cranio è dato dalla posizione dell'osso mascellare e mandibolare che è presente fin dalla nascita e può essere corretta in età neonatale. In osteopatia quindi la conformazione del palato corrisponde alla  morfologia individuale del cranio.

Disturbi come la nevralgia del trigemino o la sindrome dell'ATM possono peggiorare a causa di una posizione errata dell'Atlante che può essere trattato apportando cambiamenti nell'allineamento della mandibola ed a una postura più corretta.

Per verificare la presenza di una malocclusione basta guardare il proprio viso allo specchio con la bocca chiusa e rilassata a denti uniti. Se la mandibola è in una posizione corretta la linea degli occhi sarà perfettamente parallela a quella delle labbra ed il centro del mento si troverà sulla linea mediana del viso. Se così non fosse è presente una malocclusione.

Altra semplice metodica di autodiagnosi consiste nel dividere una foto in primo piano del viso,in quattro quadranti con una croce sotto la radice del naso ed evidenziare la simmetria degli occhi e delle orecchie.

Nel caso di evidenti disarmonia delle linee prese in considerazione, potete consultare un Osteopata, sincerandovi dopo aver controllato il suo curriculum che abbia fatto un percorso di studi approfonditi di occlusione e postura.